Tag: architettura

I castelli della Boemia – Křivoklát

I castelli della Boemia – Křivoklát

Quando parlo con persone che hanno fatto un viaggio o una vacanza in Repubblica ceca, mi capita spesso di sentire che hanno visitato Praga e i castelli della Boemia dove, per “castelli della Boemia” si intende il Castello di Karlštejn (ve ne ho parlato qui). Oggi invece vi vorrei consigliare un altro castello che si trova sempre in Boemia ma che raramente ho trovato tra le mete consigliate: il castello di Křivoklát! Lo so, il nome sembra un po’ impronunciabile…

castello di Křivoklát
Veduta del castello di Křivoklát

Da dove viene questo nome?

Ci sono due versioni sull’origine del nome Křivoklát. La prima racconta che in passato il castello era circondato da alberi (detti “kláty”) ritorti/curvi (in ceco “křivý”) e da qui l’unione delle parole “křivý” e “klát” in Křivoklát. Una seconda invece spiega come il castello fosse eretto su una superficie curva detta “plát”. Vennero quindi unite le parole “křivý” e “plát” dando vita a Křivoklát.

Křivoklát è uno dei più antichi e importanti castelli medievali della Repubblica ceca. Si trova a circa 60 chilometri da Praga, a 290 metri sul livello del mare, su un promontorio che sovrasta il corso d’acqua Rakovnický potok, alla confluenza con il fiume Berounka. Il Castello è di proprietà statale, dal 1958 è tutelato in quanto monumento culturale e dal 1989 è entrato a far parte dei monumenti culturali nazionali della Repubblica ceca

Un po’ di storia del castello…

Il castello venne costruito attorno al 1200 dai re della dinastia dei Přemyslidi. Přemysl Otakar II. contribuì molto allo sviluppo del castello e lo stesso Carlo IV. vi trascorse diversi periodi, sia durante l’infanzia sia in età adulta. Il castello subì modifiche importanti durante il regno di Venceslao IV. e assunse le sembianze odierne grazie a Ladislao II.  

Il Castello di Křivoklát venne danneggiato e quasi distrutto dagli incendi nel corso dei secoli. Durante le guerre hussite divenne custode dei gioielli della corona. Fu trasformato in seguito in una prigione e la sua importanza diminuì. Furono i Fürstenberg a restaurare e tutelare il castello rimanendone i proprietari fino al 1929 quando Max Egon II. lo vendette alla Repubblica cecoslovacca.

corte del castello di Křivoklát
La corte del castello di Křivoklát

Ma quando si può visitare e cosa si può vedere nel castello di Křivoklát?

Il periodo migliore per visitare il castello di Křivoklát è a partire da 01 maggio quando, dopo diversi periodi e intervalli di chiusura invernale e primaverile, riaprono al pubblico tutti gli spazi. Ci sono 3 tour guidati che consentono di visitare diverse parti del castello e della corte. Il prezzo per il tour più breve è di 120 CZK mentre per il tour completo del castello il costo è di 220 CZK. Naturalmente esistono diversi sconti per bambini, anziani e gruppi. Trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale del castello cliccando qui. La corte e una parte delle mura del castello sono invece a ingresso gratuito.

Come molti castelli della Repubblica ceca, il castello di Křivoklát ospita tutto l’anno una serie di iniziative come concerti, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche ed eventi legati all’arte e all’artigianato. Křivoklát diventa spesso un set cinematografico. Qui sono state girare alcune scene di Wanted – Scegli il tuo destino e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

corte del castello di Křivoklát
Uno scorcio della corte del castello di Křivoklát

Come si arriva a Křivoklát?

Come dicevo prima, Křivoklát dista circa 60 chilometri da Praga ed è naturalmente raggiungibile in auto. Una volta arrivati a Křivoklát troverete un parcheggio a circa 300 metri dalla salita al castello. Personalmente ci sono arrivata in treno da Praga. Ci sono regolari collegamenti dalla stazione centrale (Hlavní nádraží) con un cambio a Beroun. Cliccando qui troverete gli orari dei treni. Con un viaggio di circa 1 ora e 20 minuti, arriverete alla stazione ferroviaria di Křivoklát che è molto piccola e immersa nella natura. Ne vale la pena!

ferrovia Křivoklát
In attesa del treno alla stazione di Křivoklát
Cosa vedere in Moravia? È il turno di Olomouc

Cosa vedere in Moravia? È il turno di Olomouc

Proseguendo il nostro “tour virtuale” in Moravia, non posso esimermi dal parlarvi di Olomouc (pronunciato /Olomoutz/).

Olomouc è la quinta città della Repubblica ceca ed è il centro della regione agricola della Haná. Storicamente fu una delle città più importanti del Regno di Boemia e per molto tempo è stata considerata la capitale naturale della Moravia. Oggi Olomouc è principalmente una cittadina universitaria (Univerzita Palackého v Olomouci) ed è il capolougo della Regione di Olomouc (Olomoucký kraj).

Cosa si può vedere a Olomouc?

Il centro storico di Olomouc è caratterizzato dalla Colonna della Santissima Trinità (Sloup Nejsvětější Trojice) che con i suoi 35 metri domina la Horní náměstí, la piazza principale della città. La colonna venne costruita tra il 1716 e il 1754 sul modello della colonna presente davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma ed è stata realizzata come voto alla fine dell’epidemia di peste che colpì la Moravia all’inizio del 1700. All’interno della colonna c’è anche una piccola cappella. La Colonna della Santissima Trinità è stata inclusa nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 2000 come esempio di architettura barocca. Nella foto qui sotto, scattata nel 2014 ovviamente in una giornata uggiosa come tutte quelle che trovo quando vado in Repubblica ceca salvo rari casi, si vede la colonna e uno scorcio di Horní náměstí.

Colonna della Santissima Trinità
La Colonna della Santissima Trinità di Olomouc in Horní náměstí – ©Eleonora Tondon

Continuando in Horní náměstí, sulla parete del Municipio, c’è il bellissimo Orologio astronomico, uno dei pochi orologi al mondo basati sulla teoria eliocentrica. Stando alla tradizione, venne commissionata tra il 1419 e il 1422 a un orologiaio non vedente perché non potesse realizzarne uno simile altrove. Distrutto e ricostruito nei secoli, assume le forme e le decorazioni attuali solo attorno al 1950 grazie a Karel Svolinský. Con i suoi 14 metri di altezza, l’orologio ricalca lo stile del Realismo socialista.

Il quadrante centrale rappresenta la posizione dei pianeti e sullo sfondo sono raffigurati i segni zodiacali. L’intero orologio è ricoperto da un mosaico che rappresenta la Cavalcata dei re (Jízda králů,  una festa tradizionale morava che si ripete ogni anno per la Pentecoste ed è patrimonio dell’UNESCO – elenco dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità), il lavoro degli operai e dei chimici. All’interno dell’arco superiore si trovano dei medaglioni con le allegorie dei mesi dell’anno. Nella parte inferiore dell’orologio sono invece raffigurate le giornate importanti per il regime comunista come ad esempio il compleanno di Stalin o di Gottwald. Secondo il progetto iniziale, il carillon dell’orologio avrebbe dovuto suonare l’Internazionale mentre poi le 16 campane finirono per riprodurre canzoni popolari. Il gallo in ottone canta a mezzogiorno e dietro a lui sfilano figure che rappresentano mestieri e professioni.

Orologio astronomico Olomouc
L’Orologio astronomico di Olomouc – ©Eleonora Tondon

In città inoltre sono presenti 6 fontane barocche denominate Nettuno, Ercole, Giove, Tritone, Cesare e Mercurio. Gli architetti presero spunto ovviamente dalla mitologia antica poiché si narra che la città venne fondata da Gaio Giulio Cesare e a lui è dedicata la statua equestre presente in Horní náměstí. Dal 2002 si è aggiunta un’altra fontana nella piazza principale, denominata Airone, che rappresenta una tartaruga.

Sul colle di Václavské návrší si trova poi il Castello e l’annessa Cattedrale di San Venceslao mentre resti delle mura medievali della fortezza di Olomouc possono essere osservati nei giardini di Bezručovy sady, dove si può vedere l’unica porta della città che si è conservata, Židovská.

E nelle vicinanze?

Nelle vicinanze di Olomouc, a circa 5 km dalla città, si trova Svatý Kopeček, la collina santa. Sulla collina si erge un santuario con la Basilica della Visitazione della Vergine Maria (Bazilika Navštívení Panny Marie) realizzata in stile barocco. La basilica venne eretta sul punto in cui secondo la tradizione la Vergine Maria apparve a un commerciante di Olomouc. Durante la sua visita in Moravia nel 1995, Papa Giovanni Paolo II concede all’allora Chiesa della Visitazione il titolo onorifico di Basilica minore. Sulla collina è inoltre presente uno zoo.

Basilica della Visitazione
Svatý kopeček – Bazilika Navštívení Panny Marie – ©Eleonora Tondon

Qualche altro consiglio?

Il distributore degli Olomoucké tvarůžky – ©Eleonora Tondon

Se siete a Olomouc dovete assolutamente assaggiare gli Olomoucké tvarůžky, il cui nome è spesso tradotto con Ricottine di Olomouc. Si tratta di un formaggio a pasta molle dal sapore speziato e dal profumo non molto invitante 🙂 Li trovate in tutti i ristoranti, nei negozi e anche in particolari distributori! Nella foto vedete la mia faccia compiaciuta 🙂

Se soggiornate a Olomouc, vi consiglio vivamente e per esperienza l’Hotel Penzion Na Hradě. Lo trovate in pieno centro città, in Michalská 4.

Plzeň, la capitale ceca della birra

Plzeň, la capitale ceca della birra

Molti di voi, durante una calda sera d’estate o in una birreria tra amici, avranno sicuramente sorseggiato una Pilsner Urquell. Ma vi siete mai chiesti da dove viene quella birra? Ebbene la birra Pilsner Urquell deve il suo nome alla città di Plzeň!

Ma dov’è e cosa c’è di bello e interessante a Plzeň oltre alla birra?

Plzeň (o Pilsen se detta alla tedesca ma per favore: non fatelo in mia presenza!!) con i suoi 170 mila abitanti è la quarta città della Repubblica ceca dopo Praga, Brno e Ostrava ed è capoluogo dell’omonima regione, Plzeňský kraj. Si trova a circa 90 km a ovest di Praga ed è facilmente raggiungibile dalla capitale via treno o autobus. Se state raggiungendo Praga in macchina e passate dalla Germania, Plzeň è proprio di strada!

Nel 2015 è stata scelta come capitale della cultura ed è nota principalmente per due cose:

la birra e la Škoda.

Ma andiamo per ordine! Gli appassionati o i curiosi possono scoprire in cosa consiste il tipo di fermentazione del luppolo e la preparazione della famosa Pilsner Urquell (appunto il metodo di Plzeň) sia presso il Museo della Birra, sia nel vero e proprio stabilimento! Nelle due immagini sottostanti, scattate in una giornata piovosa del lontano 2006 (sigh!), potete vedere le piante di luppolo e alcuni interni del Museo della Birra che si trova in Veleslavinova 58/6, in pieno centro cittadino e a pochi passi dalla piazza principale, Náměstí Republiky. Lo trovate aperto ogni giorno dalle 10:00 alle 17:00. Accanto al Museo c’è la birreria Na Parkánu, dove servono piatti tipici cechi a prezzi più che ragionevoli, tant’è che è un punto di ritrovo per i cittadini di Plzeň.

luppolo museo della birra
Esempi di coltivazione del luppolo – ©Eleonora Tondon
museo della birra
Interni del Museo della birra – ©Eleonora Tondon

Se volete approfondire ulteriormente, è possibile visitare lo stabilimento della Pilsner Urquell che si trova in U Prazdroje 7 ed è aperto ogni giorno, dalle 08:00 alle 17:00. Al vostro arrivo potrete ammirare la porta monumentale di ingresso che è riportata su tutte le bottiglie e i boccali di birra Pilsner Urquell.

Pilsner Urquell
Porta monumentale dello stabilimento della Pilsner Urquell – ©Eleonora Tondon
Porta stabilimento Pilsner
Ingresso dello stabilimento della Pilsner Urquell – ©Eleonora Tondon

Ma a Plzeň non c’è solo questo!

Il centro storico è caratterizzato dalla bellezza della piazza principale, Náměstí Republiky, con i suoi palazzi riccamente decorati, la Cattedrale di San Bartolomeo con il campanile più alto della Repubblica ceca (102,6 metri!!) e l’immancabile Colonna della Peste.

Namesti republiky - Plzen
Náměstí Republiky – ©Eleonora Tondon

Proseguendo nella passeggiata in città, potrete vedere e visitare la Sinagoga di Plzeň che è la terza sinagoga al mondo per dimensioni dopo Gerusalemme e Budapest!!

Sinagoga di Plzeň
La sinagoga – ©Eleonora Tondon

Per gli amanti del genere, la città offre un labirinto di percorsi sotterranei guidati, tra corridoi medievali, cantine e pozzi, lungo circa 800 metri.

Da apprezzare dal punto di vista architettonico anche il Teatro Josef Kajetán Tyl, realizzato in stile neo-rinascimentale, con qualche elemento art nouveau.

Cittadini illustri di Plzeň sono tra gli altri il premio Nobel per la fisica Peter Grünberg, Emil Škoda fondatore dell’omonima azienda, il cantautore Karel Gott e il calciatore Petr Čech. Nelle giovanili della squadra cittadina, il Viktoria Plzeň (all’epoca Škoda Plzeň), mosse i primi passi Pavel Nedvěd.

Cosa vedere in Moravia? Oggi andiamo a Kroměříž

Cosa vedere in Moravia? Oggi andiamo a Kroměříž

Kroměříž è una cittadina della Moravia, situata dal punto di vista amministrativo nella Regione di Zlín. Spesso viene denominata anche Hanácké Athény, facendo così riferimento alle bellezze della città paragonabili all’Atene dell’antichità e al contempo alla zona etnografica in cui si trova ossia la Haná. Quest’ultima, geograficamente e amministrativamente parlando, comprende la Regione di Olomouc, parti della Regione della Moravia del sud e della Regione di Zlin.

Ma non divaghiamo troppo e torniamo a Kroměříž!!!

Kroměříž
per le vie di Kroměříž – ©Eleonora Tondon

Kroměříž fu fondata nel XIII secolo dai vescovi di Olomouc (non vi preoccupate, vi racconterò anche di Olomouc, promesso!) che qui fecero erigere la propria residenza estiva ovvero il Palazzo Arcivescovile. Il palazzo venne realizzato in stile barocco e, grazie al vescovo di Olomouc Karel II di Liechtenstein, è sede di un’incredibile pinacoteca, ricca di opere di artisti famosi del XV – XVIII secolo. Qui troverete famosi quadri di Van Dyck e Cranach il vecchio ma l’opera più famosa e forse la più importante è l’Apollo e Marsia (o Punizione di Marsia) di Tiziano.

Apollo e Marsia
Apollo e Marsia o La punizione di Marsia – Tiziano

Il palazzo osserva questi orari di visita: aprile e ottobre 09-18, maggio e settembre 09-17, da giugno ad agosto 09-18. La durata della visita è di circa 90 minuti.

Nel Palazzo Arcivescovile di Kroměříž sono state girate alcune scene del film Amadeus del regista ceco Miloš Forman (che vinse l’Oscar per questo film e per Qualcuno volò sul nido del cuculo) sulla presunta rivalità tra Mozart e Salieri.

Ciò che però è valso a Kroměříž l’iscrizione nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO sono i giardini del Palazzo Arcivescolive Květná (Dei Fiori) e Podzámecká (Sotto il Palazzo). Il primo risale alla metà del Seicento ed è caratterizzato da simmetrie, fontane e sculture, una rotonda centrale e un colonnato mentre nel secondo troviamo una meravigliosa varietà di alberi. [maggiori info su CzechTourism]

Května záhrada
Května záhrada – Foto di: http://www.mesto-kromeriz.cz

Una particolarità…

nel Palazzo Arcivescovile di Kroměříž sono presenti e visitabili le Cantine arcivescovili. Risalenti al Medioevo, queste cantine sono visitabili insieme a una guida ed è possibile fare una degustazione e acquistare il vino prodotto (presto vi parlerò anche dei vini della Repubblica ceca!).

Oltre al complesso del Palazzo Arcivescovile e dei giardini, vi consiglio di fare un salto nella piazza principale di Kroměříž, ossia Velké náměstí, e di assaggiare e gustare una buona birra del birrificio artigianale Černý orel. Qui sarà possibile visitare il birrificio e fare anche una degustazione delle birre locali. Se volete invece un consiglio su dove pernottare, oltre alla struttura ricettiva di Černý orel, posso raccomandarvi l’Hotel La Fresca che si affaccia anch’esso su Velké náměstí.

Velké náměstí - Kroměříž
Velké náměstí – Kroměříž – ©Eleonora Tondon

Per avere un assaggio di ciò che potrete vedere a Kroměříž, ecco il video realizzato da Unesco Czech Republic e presente sul canale YouTube di Czech Tourism.

 

Cosa vedere in Moravia? Vi porto a Zlín

Cosa vedere in Moravia? Vi porto a Zlín

Chi di voi non ha mai visto la vetrina di un negozio Baťa alzi la mano! E chi di voi sa dirmi da dove viene questa catena di negozi? Nessuno vero? Vi stupirebbe forse sapere che il fondatore dell’impero Baťa, il signor Tomáš Baťa, era di Zlín e proprio lì ha dato vita a questo marchio.

La città funzionalista

Tomáš Baťa nacque proprio a Zlín nel 1876 e insieme al fratello Antonín e alla sorella Anna fondò la ditta Baťa nel 1894. Si potrebbe, e soprattutto si dovrebbe, scrivere molto e in modo davvero approfondito su questo imprenditore visionario e assolutamente moderno. Basti solo pensare che oltre a un impero economico fondato su un metodo originale di produzione, commercializzazione del prodotto e motivazione del personale, con le sue idee riuscì a influenzare innumerevoli economisti dell’epoca e successivi. Il suo pensiero rivoluzionario è tuttora attuale (“If you want to build up a large company, first build up yourself”).

Oltre a fondare l’omonima società, si può affermare che Tomáš Baťa modellò la città di Zlín secondo uno stile architettonico funzionalista. Ne sono un esempio i quartieri residenziali fatti costruire sul modello americano a seguito di un viaggio negli USA negli anni Trenta.

quartiere residenziale bata zlin

foto:  Michal RůžičkaMAFRA

Un grattacielo a Zlín

Allo stesso periodo risale il cosiddetto Jednadvacítka ossia il Ventunesimo. Si tratta del ventunesimo edificio amministrativo delle industrie Baťa e fu uno dei primi “grattacieli” costruiti in Europa. È alto 77,5 metri e il suo scheletro è stato realizzato da 40 operai in soli 160 giorni… ossia un piano ogni 10 giorni! Ogni piano ospitava uffici per circa 200 persone e già all’epoca era dotato di impianto di “climatizzazione”, paternoster, posta pneumatica e prese elettriche e del telefono.

Una particolarità che troverete al suo interno è il famoso ufficio nell’ascensore. Si tratta di un ascensore delle dimensioni di 6 m x 6 m dotato anche di lavandino. Veniva utilizzato dal signor Baťa (ma anche da altri manager e dirigenti) per spostarsi da un piano all’altro pur continuando il proprio lavoro e ottimizzando i tempi. Oggi l’edificio 21. è sede della Regione di Zlín ed è liberamente accessibile al pubblico. All’8. piano è presente una mostra permanente sulla storia di Baťa mentre all’ultimo piano c’è una caffetteria e una terrazza panoramica.

edificio 21 zlin
Edificio 21 – ©Eleonora Tondon

Molto bella e interessante è anche la Baťova vila ossia la villa di Baťa. Venne costruita prima del primo conflitto mondiale mentre durante il periodo comunista era la sede dei pionieri. Oggi è sede della Nadace Tomáše Bati, la Fondazione Tomáš Baťa, che si occupa di promuovere i progetti di giovani intraprendenti e i valori della società. Al suo interno inoltre, è presente l’ufficio dell’europarlamentare dott.ssa Martina Dlabajová.

batova vila

Foto: Nadace Tomáše Bati 

Tra le personalità legate a Zlín devo citare Emil Zátopek (atleta olimpico) e Otto Wichterle (inventore delle lenti a contatto). Originaria proprio di Zlín è invece Ivana Trump, al secolo Ivana Marie Zelníčková.

Fonti: idnes, kudyznudy, CzechTourism

Cosa vedere in Moravia? Iniziamo da Mikulov

Cosa vedere in Moravia? Iniziamo da Mikulov

La cittadina di Mikulov si trova sul confine tra Austria e Moravia del Sud, la regione vinicola per eccellenza della Repubblica ceca. Sul sito di Czech Tourism ho trovato una bellissima citazione dal poeta ceco Jan Skácel che sosteneva che Mikulov fosse un pezzetto d’Italia portato lì per volontà divina. Che sia davvero così? Questo non lo so, quello che però so per certo è che quando mi reco in Moravia, non vedo l’ora di arrivare a Mikulov! Per raggiungere Olomouc, Brno o Zlín, Mikulov è solo una tappa di passaggio, dove tutti si fermano ad acquistare la vignetta o a fare benzina. Per me no. Appena passato il confine, cerco con gli occhi il Castello e le rovine sulla collina e i vigneti in lontananza! Forse è poco, forse direte “Nulla di nuovo, già visto da altre parti!”… Ma Mikulov mi ha sempre affascinata.

Veduta del castello di Mikulov – ©Eleonora Tondon

Mikulov si trova sulla Via dell’Ambra, l’antica via che portava l’ambra dal Mar Baltico e dal Mare del Nord fino al Mediterraneo, alla friulana Aquileia (oggi patrimonio dell’UNESCO). Storicamente viene ricordata come il luogo in cui Napoleone soggiornò dopo la battaglia di Austerlitz (che oggi conosciamo come Slavkov) per stipulare il trattato di pace nel 1810. Queste condizioni di pace vennero poi confermate con il Trattato di Praga che pose fine alla guerra.

Mikulov divenne centro della vita culturale Morava con il cardinale Francesco Dietrichstein (il re di Moravia).

Cenni storici a parte, la cittadina morava è dominata dal Castello barocco (nella foto qui sopra) che oggi è sede del Museo regionale. Al suo interno c’è un esposizione permanente legata al vino e alla tradizione vitivinicola della regione. Troverete molti reperti storici tra i quali un’enorme botte del XVII. secolo. Come avrete capito, durante la visita a Mikulov è quasi d’obbligo una visita a una delle cantine locali, una passeggiata o un giro in bici tra i vigneti della zona denominata Pálava. Quest’ultima è la zona con il clima più adatto alla coltivazione delle viti in tutta la Repubblica ceca.

Il centro della cittadina di Mikulov è molto pittoresco e affascinante. Lo stile è il classico delle cittadine ceche ma forse l’atmosfera è più raccolta.

©Eleonora Tondon

Altra dominante della città è costituita dalle rovine del castello gotico di Děvičky. Vale la pena salire fino in cima soprattutto per il fantastico panorama che si gode da lassù.

Foto di http://www.panoramio.com/photo/30829936

Il castello di Hluboká nad Vltavou

Il castello di Hluboká nad Vltavou

Il castello di Hluboká nad Vltavou – ©Eleonora Tondon

Se vi state dirigendo a Praga in macchina, vi consiglio di fare una sosta poco dopo České Budějovice. A una decina di chilometri dalla cittadina infatti, sorge il castello di Hluboká nad Vltavou.

Costruito su un promontorio che domina il fiume Morava (Vltava in ceco), il castello divenne di proprietà della casata Schwarzenberg nel 1661. L’aspetto attuale del castello, il parco e la zona circostante sono il risultato dei viaggi in Gran Bretagna del principe Jan Adolf II. Schwarzenberg e della moglie Eleonora, che a quanto si racconta influenzò molto le scelte del marito 😉

Nel 18. secolo il castello venne ristrutturato in stile barocco, mantenendo tale aspetto fino alla metà del 19. secolo quando venne ripensato in stile romantico utilizzando come modello il castello di Windsor.

I percorsi di visita sono diversi:

  • Le sale di rappresentanza (costo 150 CZK, durata 55 minuti)
  • Gli appartamenti privati (costo 140 CZK, durata 55 minuti)
  • Le cucine (costo 90 CZK, durata 35 minuti)
  • La torre (costo 100 CZK)
  • Il percorso di visita invernale (costo 140 CZK, durata 40 minuti)

Ognuno di questi percorsi contempla diversi sconti per bambini, anziani, studenti e prezzi speciali per gruppi. Il costo del biglietto indicato prevede una visita guidata in lingua ceca. Calcolate quindi un sovrapprezzo dovuto a gruppi con una guida che parla italiano o inglese. La prenotazione inoltre è necessaria solo per i gruppi.

Il castello di Hluboká nad Vltavou, a differenza di altri castelli cechi, è aperto tutto l’anno con orari che, a seconda dei periodi, vanno dalle 9:00/10:00 alle 16:00/17:30.

©Eleonora Tondon

Accanto al castello

Nei locali che erano adibiti a scuderia troverete la Alšova jihočeská galerie, sede del Museo d’arte della regione della Boemia del sud, uno dei più importanti della Repubblica ceca. Nella galleria è presente un’esposizione permanente di arte gotica della Boemia del sud e di artisti olandesi del XVI – XVIII secolo. Oltre all’esposizione permanente, sono spesso organizzate delle mostre temporanee. Io ad esempio ho avuto la fortuna di vedere una bellissima mostra di Andy Warhol. Non so se lo sapete ma Andy Warhol ha origini slovacche 😉

Ora invece, fino al 01.10.2017 è presente tra le altre la mostra “Válečné plakáty 1914–1918 / zbraň z barev a papíru” ossia “Manifesti di guerra 1914-1918 / un’arma di colore e carta”. È aperta ogni giorno dalle 09:00 alle 18:00. A questo link potete trovare maggiori informazioni: http://www.ajg.cz/en/exhibitions/war-posters-1914-1918-a-weapon-of-color-and-paper

Civitas Carolina ovvero l’edilizia all’epoca di Carlo IV.

Civitas Carolina ovvero l’edilizia all’epoca di Carlo IV.

Oggi vorrei consigliarvi la mostra Civitas Carolina ovvero l’edilizia all’epoca di Carlo IV. (Civitas Carolina aneb stavitelství doby Karla IV.) allestita all’interno del Národní technické muzeum – Museo nazionale della tecnica di Praga.

Nell’ambito delle celebrazioni per il 700. anniversario della nascita dell’Imperatore e re Carlo IV., la mostra guida il visitatore nel mondo dell’edilizia del Medioevo, gli fa esplorare i cantieri delle fortificazioni di Nové Město – la città nuova di Praga e illustra le tecniche di costruzione, le maestranze coinvolte e le grandi macchine medievali. All’esterno del museo, presso l’ingresso principale, sono esposte repliche funzionanti delle macchine medievali.

La mostra si svolge dal 12 maggio 2016 al 05 febbraio 2017.

Il museo si trova a questo indirizzo: Národní technické muzeum - Kostelní 42 - 170 78 Praga

La visita alla mostra è inserita nel circuito di visita del Národní technické muzeum - Museo nazionale della tecnica.

Costo del biglietto:

- Biglietto intero 190 CZK
- Ridotto 90 CZK
- Famiglie 420 CZK
- Scolaresche 50 CZK/studente
- Itinerari tematici riservati alle scuole 60 CZK/studente
- 20% di sconto alla presentazione del biglietto della mostra „Císař Karel IV. 1316-2016“ ("Imperatore Carlo IV. 1316-2016") presso Valdštejnská jízdárna - Scuderie del Palazzo Wallenstein (Valdštejnská 3, Praga 1) nel circuito della Národní galerie - la Galleria nazionale.

Come arrivarci con il tram: dalla fermata di Staroměstská, prendere il tram n. 17 e scendere a Strossmayerovo náměstí. Da qui prendere il tram n. 26 fino a Letenské náměstí. Proseguire a piedi fino a Kostelní 42.

Come arrivarci a piedi da Staroměstské náměstí - Piazza della Città Vecchia:

Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo sono tratte dal sito ufficiale di Národní technické muzeum – Museo nazionale della tecnica e dal portale Kudyznudy.cz di Czechtourism.com

Gita fuori Praga: Il castello di Karlštejn

Gita fuori Praga: Il castello di Karlštejn

A meno di un’ora di treno o di macchina da Praga si trova il fiabesco castello di Karlštejn.

karlstejn
©Eleonora Tondon

Fatto edificare nel 1348 dal Sacro Romano Imperatore e re ceco Carlo IV (nello stesso anno in cui venne ordinata la costruzione della Cittá Nuova, Nové Město, e dell’Universitá Carolina, Karlová Univerzita, di Praga) per custodire i gioielli della corona e in qualità di luogo di riposo e di ritiro del re.

Il castello fu originariamente edificato in stile gotico e poi ricostruito in stile rinascimentale. Il suo aspetto attuale, neogotico puro, è dovuto all’architetto Josef Mocker.

Karlštejn si erge su una collina circondata da altre che lo celano sino alle sue immediate vicinanze. Per questo motivo il maniero non è mai stato conquistato.

karlstejn2
©Eleonora Tondon

La visita è possibile seguendo 2 percorsi turistici:
– Percorso turistico I: 220 Kč, 50 minuti circa, la guida offrirà numerose ed interessanti informazioni riguardanti l’epoca di Carlo IV. Si possono ammirare alcune opere d’arte di valore come la famosa collezione dei “peggiori ritratti della nobiltà ceca“.
– Percorso turistico II: 300 Kč, 75 minuti circa, comprende una visita alla cappella della Sacra Croce dove potrete ammirare la più vasta collezione di dipinti gotici al mondo (129 dipinti del maestro Teodorico). Prenotazione necessaria.

Come raggiungere Karlštejn?

Con un treno regionale (osobní vlak) dalla stazione centrale di Praga (Praha Hlavní nádraží). Il viaggio dura 41 minuti per un viaggio di 33 km. Il biglietto costa 49 Kč. C’è un treno ogni ora sia per andare a Karlštejn sia per tornare a Praga.

stazione
©Eleonora Tondon

Trovate gli orari dei treni (anche se in ceco) qui.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Gita fuori Praga: L’ossario di Sedlec e Kutná Hora

Gita fuori Praga: L’ossario di Sedlec e Kutná Hora

L’ossario di Sedlec, Kostnice Sedlec, è una cappella all’interno della Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec (patrimonio dell’UNESCO), nelle vicinanze di Kutná Hora. La particolarità dell’ossario non sta nel numero degli scheletri custoditi (circa 40.000) ma nel fatto che tali scheletri siano composti e disposti a formare le decorazioni e gli ornamenti della cappella. Il gran numero di ossa è dovuto a due grandi piaghe che hanno colpito le terre ceche: la Peste nera del XIV secolo e le Guerre hussite del XV secolo. L’ossario è stato inserito in una classifica online (Halloween 2.0) dei luoghi più spaventosi d’Europa.

ossario
©Eleonora Tondon

La cittadina mineraria di Kutná Hora era il centro minerario del regno e sede della zecca reale. Si tratta di una cittadina molto piacevole da visitare che, oltre alla Corte italiana, alla Chiesa di Santa Barbara (patrimonio dell’UNESCO) e alla Chiesa di San Giovanni Nepomuceno, offre anche due opportunità particolari: una passeggiata nei cunicoli sotterranei della città (provata personalmente, ne vale davvero la pena) e una visita alle vecchie miniere; per entrambe i visitatori vengono muniti di caschetto come dei veri minatori!

kutna hora
©Eleonora Tondon

Come arrivare a Sedlec e Kutná Hora?
Con un treno regionale (osobní vlak) dalla stazione centrale di Praga (Praha Hlavní nádraží). Il viaggio dura un’ora (i treni cechi sono molto puntuali), per una distanza di 73 Km. Il biglietto costa 93 Kc. Una volta arrivati alla stazione di Kutná Hora, è possibile salire gratuitamente su una navetta per raggiungere l’ossario e la cittadina.
Trovate gli orari dei treni (anche se in ceco) qui.


Visualizzazione ingrandita della mappa